La mia storia: Strade e Bivi

1 Gen
La mia storia: strade e bivi

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Quando ho scelto di fare la dentista avevo appena finito il liceo e, ad essere sincera, come molti adolescenti, non avevo idea di cosa questa scelta avrebbe portato nella mia vita.

La mia mamma era infermiera ed il mio babbo tecnico di laboratorio, due persone semplici che hanno sempre fatto molti sforzi per me e mia sorella e, non avendo completato le scuole per andare a lavorare, non hanno voluto forzare le mie scelte su come proseguire gli studi dopo le superiori.

Mi piaceva tantissimo l’ambito della salute e delle scienze così, un giorno, ne parlai con un pro-zio dentista, che mi invitò nel suo studio per capire se potevo essere tagliata per questo mestiere. Passai nel suo studio dieci giorni durante le vacanze scolastiche, e questi furono sufficienti per capire che quella sarebbe stata la strada della mia vita. Quindi, appena finito l’esame di maturità, iniziai a studiare per il test d’ingresso di odontoiatria. I candidati erano diverse centinaia e i posti disponibili solo 18, non era affatto scontato che sarei entrata. Ma il mio impegno fu ripagato: undicesima!

Da quel momento è iniziato un periodo molto entusiasmante ma davvero impegnativo. Sarà capitato anche a te di lavorare duro per realizzare un grande sogno che, poi, ti ha portato grandissime soddisfazioni! Ci davo dentro alla grande: all’università macinavo esami su esami e nello studio di mio zio, già dal primo giorno, mi fecero indossare la divisa da assistente, mi misero l’aspiratore in mano e così iniziai la gavetta! Assistenza alla poltrona, pulizia filtri, sterilizzazione e anche pulizie dello studio a fine giornata. Ovviamente il tutto non retribuito, visto che avevo il privilegio di assistere un affermato dentista!

In alcuni momenti era davvero faticoso, ma ora mi rendo conto che è stato di enorme insegnamento!
Infatti, mentre vestivo i panni dell’assistente, ho frequentato anche il laboratorio odontotecnico e ho imparato alcuni dettagli della lavorazione che solitamente i dentisti ignorano.

Sono passati più di 20 anni ed ho vissuto un forte cambiamento che ha travolto il settore. Solo per fare un esempio ti dico che quando frequentavo il primo anno di Università, ci insegnavano ancora a fare le otturazioni in amalgama di argento, quelle scure color metallo che, oltre ad essere antiestetiche, sono tossiche perché contengono mercurio. Invece, quando frequentavo l’ultimo anno di università, l’attenzione all’estetica del sorriso, che fino a pochi anni prima era una prerogativa esclusiva di pochi VIP, era diventata molto richiesta, e quel tipo di otturazioni era diventato improponibile! Si parlava solo di otturazioni “bianche”!

Quello che mi ha davvero aiutato a mettere il paziente al centro della decisione del piano di trattamento, e a smettere di considerarlo come semplice soggetto passivo riguardo alle decisioni mediche, è stato frequentare l’università in mezzo alla rivoluzione digitale e della globalizzazione della cultura. Questo ha creato un grande cambiamento di visione dell’odontoiatria e della medicina in generale, che ha fatto si che il paziente, non il medico, scelga cosa è meglio per lui, rispettando la sua naturalità e i suoi canoni estetici soggettivi.

E questo cambiamento di mentalità lo riscontravo ogni giorno di più sul lavoro, perché i pazienti si confidavano con me e mi esprimevano le loro reali esigenze. Svolgendo il ruolo di assistente alla poltrona, infatti, i pazienti non avevano paura come con il dentista, e si sentivano liberi di potersi esprimere.

Ho scoperto così quello che di solito al dentista, per soggezione, non viene detto.
Per esempio ho capito molto bene che quando vai dal dentista ti senti in imbarazzo, può succedere che la paura si impossessi di te e a volte pensi alla seduta già da parecchi giorni prima. Poi, quando sei sulla poltrona, la mente è piena di pensieri negativi su quello che ti può succedere e, a volte, ti dimentichi persino del problema di cui volevi parlare, oppure non hai il coraggio di esprimere al dottore le perplessità sul lavoro che devi fare.

Mi ricordo, infatti, che una volta la Signora Bruna mi disse: “Ho i denti troppo gialli…ma i miei denti da giovane erano belli bianchi! Visto che li faccio nuovi posso tornare ad averli così? “
Il Signor Armando: “Si per carità con questo lavoro del mio vecchio dentista mastico bene, ma quando apro la bocca si vede tutto il ferro!”

Una ragazza giovane di nome Valentina: “Nelle foto sembra che il mio incisivo sinistro sia più scuro perché è più indietro degli altri, lo possiamo raddrizzare?”

La cosa che mi sorprendeva è che queste considerazioni le dicevano a me che, a quell’epoca, ero assistente, perché probabilmente si vergognavano di dire al dentista che tenevano alla bellezza del loro sorriso, come se questa cosa, in qualche modo, li sminuisse.

Ho capito così che, oltre a curare le carie, togliere il dolore ed aiutare a masticare bene, che è il minimo che ti aspetti quando vai dal dentista tu, da paziente e cliente, cerchi un professionista che capisca davvero quello che desideri, che riesca a risolvere tutti i tuoi dubbi e le tue paure, e ti faccia uscire dallo studio con un bel sorriso e con l’orgoglio di poterlo mostrare a tutti senza imbarazzo!

Ritornando alla mia storia finalmente un bel giorno, nella primavera del 2004, mi laureo. Per i miei genitori fu come si fossero aperte le porte del Paradiso, visto che avevo raggiunto il massimo dei voti e la Lode.

Iniziai così a lavorare nello studio di mio zio. I primi tempi eseguivo solo le cure più semplici, come le otturazioni e l’igiene, ma non mi accontentavo anzi, puntavo a fare molto di più per ricreare le forme naturali del dente. Infatti, se Madre Natura ha progettato i denti con determinate curve e solchi, l’obiettivo delle mie otturazioni è quello di riprodurre quelle forme perché, solo così, si può ripristinare una corretta masticazione e proteggere il dente stesso, quelli vicini e le gengive. I miei pazienti notavano queste mie attenzioni ed apprezzavano il risultato finale, spesso non riuscendo a riconoscere la parte ricostruita da quella naturale.

Diventai così per tutti i pazienti “la Dottoressina”, termine che significava giovane…ma ancora poco esperta. Per questo ero impaziente di togliermi presto di dosso questo appellativo e quindi, con i primi guadagni, mi iscrissi ad un corso di perfezionamento a Milano e, concluso quello, ad un secondo corso a Roma. Questi corsi furono solo i primi due di una lunga serie e mi aiutarono a fare dei grandi passi in avanti nella qualità delle mie prestazioni, e ad attuare anche importanti innovazioni nello studio dello zio.

Dopo due anni di corsi ero cresciuta professionalmente, avevo impostato il mio metodo di lavoro ed avevo preso in affitto parte dello studio di mio zio. I miei clienti erano contentissimi e molto soddisfatti perché dedicavo loro tanto tempo per capire cosa si aspettavano di ottenere e glielo facevo realizzare.

Tuttavia sentivo che c’era qualcosa che ancora non funzionava come avrebbe dovuto. Purtroppo tra i membri del team dello studio non c’era sintonia assoluta e qualche volta mi capitava di non riuscire a far comprendere al resto del gruppo la mia visione su come avrei potuto aiutare le persone ad essere orgogliose del proprio sorriso, facendoglielo ottenere. Ed i clienti se ne accorgevano.

Quando succedeva, mi sentivo frustata.

I messaggi non verbali che inviavamo come Studio erano contrastanti: da un lato c’ero io che parlavo della salute della bocca, collegata alla sua estetica e bellezza, proponevo soluzioni su misura che rispettavano l’armonia del volto di ogni paziente, per ottenere un bel sorriso armonico e sicuro. E dall’altro c’era ancora l’impostazione tradizionale.

Inoltre iniziavo a vedere che l’ambiente in cui venivano accolti i pazienti non mi rispecchiava più…era buio, un po’ cupo, la tappezzeria vecchia e le attrezzature arretrate. Anche le attenzioni verso il paziente non erano come avrei desiderato: a volte le attese in sala d’aspetto erano lunghissime e il piano di pagamento non era personalizzato!

Era un contrasto forte e i pazienti lo percepivano benissimo!

Sono sicura che questo valga anche per te: quando entro in uno studio medico mi piace essere accolta in un ambiente piacevole e rilassante, da persone che si prendano davvero cura di me.

Quindi, usando toni gentili per non offenderlo, suggerii a mio zio di sostituire i mobili della sala di attesa e delle sale cliniche. Ovviamente mio zio non accettò.

Allora, con i miei soldi, decisi di acquistare un mobile che mi piaceva tantissimo e lo montai da sola nel weekend. Il lunedì successivo mio zio mi disse che non gli piaceva e che avrei dovuto ridarlo indietro.
Dopo un po’ decisi di non mollare e di fare un altro tentativo e, dopo grandi discussioni, mio zio accettò di ritinteggiare le pareti e qualche mobile. Io ero felicissima come un adolescente perché l’estetica dello studio era leggermente cambiata ed i pazienti, che ovviamente notarono il cambiamento, ci fecero un sacco di complimenti!

Ovviamente il mio sogno era apportare un cambiamento non solo dell’ambiente, ma anche della concezione dell’odontoiatria, per riuscire a realizzare tutti i sogni dei nostri pazienti.
Quindi continuai a scontrarmi con mio zio su questo, trascorrendo un periodo davvero difficile. Nel frattempo dovevo anche studiare e aggiornarmi con dei corsi di formazione che mi hanno portato a viaggiare parecchio.

Come se non bastasse, proprio in quel momento, sono anche rimasta incinta. Da una parte ero felicissima perché desideravo un bambino, ma dall’altra la mia ansia aumentava a dismisura perché sapevo che avrei dovuto smettere di lavorare per un po’, ed ero da sola.
E poi, a distanza di 9 mesi dalla nascita del primo figlio, ecco che arriva il secondo! La grande gioia si trasforma in un incubo!

Non appena entrambi i bimbi entrarono al nido, ritornai subito a lavorare, ancora più convinta di poter dare tanto allo Studio.

Ben presto però, capii che la mia presenza non era più gradita. Scoprii che mio zio aveva cercato, a mia insaputa, una collaborazione con un’altra collega, che mi avrebbe sostituito.
Ancora ricordo il giorno in cui l’ho scoperto, in cui scoppiai a piangere e non dormii per una settimana!
Non potevo far finta di nulla così decisi di affrontarlo: ci parlai e lui mi disse che una vera professionista non avrebbe trascurato il lavoro come avevo fatto io!

Come potrai immaginare ci rimasi davvero malissimo, lui non poteva trattarmi così! Mi arrabbiai e una delusione ancora più grande si impossessò di me!

Mi sentivo trattata ingiustamente e, peggio, mi sentivo tradita: avevo lavorato fino a due giorni prima del parto in condizioni davvero difficili, ed ero rientrata solo 4 settimane dopo. Se c’era qualcosa che avevo trascurato non era certo il lavoro ma i miei piccoli, la mia famiglia e me stessa!
Iniziammo a litigare, ogni giorno in modo più acceso, e alla fine mio zio mi disse: “le cose stanno così, se non ti vanno bene quella è la porta!”
Ecco che allora mi sono trovata davanti ad un bivio: proseguire sulla strada aperta da lui, forse all’apparenza più facile, ma che ormai non sentivo più mia, o intraprendere un nuovo percorso, molto più difficile, ma tutto mio.

La scelta non è stata semplice soprattutto perché, insieme alla questione lavorativa e alla gratitudine verso chi mi aveva insegnato tante cose, c’era in ballo un legame familiare. Se anche tu hai dovuto fare delle scelte importanti, sai di cosa parlo.

Inoltre, abbandonare quello Studio mi poneva di fronte ad un altro bivio: andare a lavorare come consulente da altri dentisti, o aprire uno studio mio, partendo da zero.

L’impegno, anche economico, che richiedeva aprire un nuovo studio era più grande di me e, da mamma di due bimbi piccoli, ero spaventatissima! Avevo 2 bimbi, l’asilo nido e la babysitter da pagare, non avevo abbastanza soldi per aprire uno studio da zero, e l’unica strada che avrei potuto percorrere era chiedere un prestito in Banca. Me l’hanno concesso ma questo mi è costato, oltre agli interessi, tantissime notti insonni!!!

Non ti nascondo che ero molto preoccupata di non aver abbastanza lavoro per poter pagare i miei debiti e, in alcuni momenti di profonda disperazione, di finire in bancarotta! E tra l’altro avevo anche una famiglia sulle spalle.

Mi sfogai con mio marito che fortunatamente mi diede tanto coraggio…ricordo ancora le sue parole: “Ma di cosa hai paura?! Sei brava, i pazienti lo sanno e infatti cercano te, vengono in studio per essere curati da te! Io credo tanto in te. Datti questa possibilità, te la meriti!”

Allora ho deciso di tirare fuori tutto il mio coraggio e di buttare il cuore oltre l’ostacolo, perché non volevo deludere i pazienti che mi avevano dato fiducia, e volevo aiutarne tantissimi altri a ritrovare il sorriso e sentirsi più belli, con il mio metodo e le mie attenzioni. Solo così avrei avuto la sicurezza di poter lavorare secondo i miei standard, senza dovermi adeguare a visioni così diverse dalla mia, e realizzare il sogno di tantissime persone: solo creando il mio studio.
Allora presi coraggio e dissi a mio zio: “Me ne vado!”
Come ben sai, quando compi una scelta, all’inizio ti assalgono tutti i dubbi possibili ma poi, più vai avanti e più i dubbi svaniscono, inizi a sentire la carica che sale e ti chiedi: “Perché non l’ho fatto prima?”
Devo ammettere che non è stato per niente facile ma, raggiungere il mio obiettivo di rendere i miei pazienti più belli e più sicuri del loro sorriso, è stata la spinta più forte che mi ha permesso di superare tutti gli ostacoli.

Oggi il mio nuovo studio è a Pisa in via Marche 32, al piano terra di un condominio nuovo e ben rifinito.
Ho scelto una luogo che rispecchia il mio intento: uno studio bello, solare ed accogliente, ed anche comodo da raggiungere. Ho voluto grandi finestre dalle quali possa entrare il sole e, facendomi consigliare da un architetto, ho utilizzato vetrate per favorire il passaggio della luce e dilatare gli spazi.
Il nostro impegno, ora, è quello di creare il Sorriso che Desideri, naturale ed armonico con il tuo volto!
Non si tratta solo di una questione di “bellezza”. Da studi scientifici emerge chiaramente che, essere insoddisfatti della propria bocca e del proprio sorriso, predispone a sviluppare una forma particolare di depressione, perché induce a trascurare sia la tua immagine, che l’igiene generale.

Per questo motivo i trattamenti che effettuiamo sono sempre finalizzati all’armonia del tuo sorriso e personalizzati su di te!

Dopo anni di studi ho impostato la mia procedura interna, il METODO PERFECTA, proprio per individuare la tua soluzione.
Ogni bocca è come un’impronta digitale: semplicemente unica! Non ce ne sono due identiche…come unici sono i programmi che proponiamo.

Il METODO PERFECTA permette di ritrovare e migliorare il tuo sorriso con cure dentali estetiche che possiamo pre-visualizziare con delle mascherine di prova, per poi procedere con la realizzazione solo quando sarai soddisfatto del risultato del progetto.

Per i bambini e gli adolescenti, invece, abbiamo preparato il PROGRAMMA RAGAZZI SORRIDENTI, il percorso studiato su misura per loro, che limita al minimo i tempi del classico apparecchio fisso con i ferretti fino anche a riuscire, in alcuni casi, ad evitarlo. Al tempo stesso il mio programma permette di prevenire le carie, attraverso un percorso di prevenzione studiato per individuarne in anticipo l’insorgenza.

So che ti sembrerà tutto troppo bello per essere vero e magari, avendo già provato altre soluzioni che non ti hanno soddisfatto, o conoscendo qualcuno che con il suo dentista non è rimasto contento, rimani ancora un po’ scettico.

Ebbene, se vuoi puoi leggere le testimonianze che ci hanno lasciato i nostri clienti, persone vere che non ci hanno chiesto nulla in cambio, se non un grazie, ma che sono rimaste così felici da decidere di aiutare gli altri mettendoci la faccia, nome e cognome!

Un’altra cosa che sono contenta di dirti è che, visto che investirai tempo e risorse nella tua salute e bellezza, voglio renderlo il più efficace possibile, rispettando l’orario dell’appuntamento: l’ 87% dei nostri pazienti si siede in poltrona entro 10 minuti dall’orario segnato in agenda e, in caso di ritardo, viene avvisato subito dell’attesa prevista.

Inoltre, se ci fosse qualcosa che non rispetta i nostri standard, mi impegno a modificare e ottimizzare il lavoro offrendo un programma di garanzia specifico sulle varie cure.

Quello che ti garantisco è la massima attenzione e cura, dal primo momento che ci verrai a trovare, fino a quando non avrai completato il tuo programma e…anche dopo aver terminato, perché ci tengo a richiamarti per sapere come ti senti nell’indossare il tuo nuovo sorriso.

A me piacciono le storie vere. E questa è la mia. E adesso non vedo l’ora di conoscere la tua![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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